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SIG SAUER P226 SL

1.490,00

Pistola semiautomatica Sig Sauer P226 sl cal 9×21

In  negozio sono ammessi i seguenti circuiti di pagamento

Categorie: , Tag: , , , , , , Product ID: 54908

Descrizione

 

 

                                     SIG Sauer Logo / Industry / Logonoid.com

 

La SIG Sauer P226 è una pistola semiautomatica ideata e prodotta dall’azienda svizzera Schweizerische Industrie Gesellschaft (attualmente dalla Swiss Arms) in collaborazione con la tedesca Sauer a partire dal 1984.La pistola SIG Sauer P226 è stata progettata dalla SIG per partecipare ai test “XM9 Pistol Trials“, indetti dall’esercito degli Stati Uniti per sostituire l’arma in dotazione fino ad allora, la Colt M1911.La scelta si ridusse a due candidati: la SIG Sauer P226 e la Beretta 92; pur essendo risultate entrambe idonee, la Beretta fu preferita per il minor costo dei ricambi, diventando così la pistola M9 (1985).I Navy SEAL, però, in seguito alla fuoriuscita, su alcuni esemplari, del carrello della M9, decisero di adottare la P226. Occorre precisare che i carrelli della M9 fuoriuscirono in seguito a test a fuoco con munizioni a pressioni più elevate dello standard e che, in seguito a ciò, fu introdotto da Beretta il modello 92FS, il quale incorpora tuttora un blocco che impedisce al carrello di venire “lanciato” indietro sul volto del tiratore in caso di rottura. Le P226 adottate dai Navy Seals vennero in seguito dotate di un trattamento più resistente alla corrosione, visto l’utilizzo in ambiente salmastro.In Svizzera la SIG 226, così come la sorella minore 228, ha avuto ampia diffusione tra i corpi di polizia. In generale le sue prestazioni sono state molto soddisfacenti, anche se sono stati segnalati diversi casi di rottura delle guide del fusto in lega. Casi simili sono descritti anche negli Stati Uniti, ma la disponibilità della casa produttrice a intervenire in garanzia, su quello che appare chiaramente un problema di progettazione del fusto, è alquanto incostante. Il fatto che Sig-Sauer abbia poi sentito il bisogno di produrre una versione “heavy frame” ne è la conferma.